Pitture e artisti |
Dopo oltre 50 anni di appassionata ricerca e sperimentazione artistica, mi
sento sempre più impegnata a trasmettere con le mie opere sensazioni atte
a far meditare la mente e a riscaldare il cuore.
Così, come nessun
meccanismo di un aereo riesce a volare separato dal suo insieme, nessuna
cosa può assolvere egregiamente alle proprie funzioni, senza il
determinante contributo del contesto nel quale si trova.
Questa credo sia una legge universale o almeno è la mia convinzione, dalla quale
neppure l'uomo viene sottratto. Anzi è proprio a l'uomo che voglio
rivolgermi, con i miei ingranaggi e le mie porte.
Siamo tutti troppo
spesso cieche ruote di un orologio e proprio perché ciechi, non ci
rendiamo sempre conto che facciamo parte di un grande meccanismo, nel quale ogni
pur piccolo ingranaggio assolve al perfetto funzionamento.
Siamo ciechi,
perché pensiamo di poter chiudere le proprie porte agli altri e siamo
ciechi perché ci illudiamo di poter egregiamente volare senza il carrello
di atterraggio, o senza le ali, o senza i vetri, o senza i sedili o
senza qualsiasi altra cosa.
Siamo ciechi, anche se un piccolo mal di denti ci
ricorda che senza il dentista non sapremo vivere, siamo ciechi e sordi,
eppure amiamo un bel tramonto e la melodia di una musica.
Se dunque, qualcuno di quei pochi spettatori delle mie opere, si sofferma per un
breve attimo, osservando un mio quadro e in quella breve frazione di
tempo, il suo cuore si riscalda e nella sua mente guizza un fremito per l'altrui vita, io mi sento
di aver speso bene i miei 50 anni artistici.